Il dolore al seno è un sintomo molto diffuso e che accomuna in realtà diverse donne. A seconda dell’intensità, della zona in cui si colloca, ma soprattutto della regolarità con cui si verifica, è indice di un determinato problema o condizione fisiologica.
Dolore al seno ciclico: da cosa dipende?
Se, ad esempio, si tratta di un dolore ciclico, e che precisamente si presenta poco dopo l’ovulazione, quindi nella seconda metà del ciclo mestruale, allora non ci si deve assolutamente preoccupare. Questo dolore si presenta come tensione del tessuto mammario ed è legato principalmente a fattori ormonali. Si presenta nelle donne in età fertile, anche in gravidanza e durante l’allattamento, così come in menopausa.
Un’altra situazione in cui si avverte dolore al seno, ma che non ha nulla a che vedere con le condizioni ormonali della donna, è quella in cui si indossa un reggiseno molto scomodo.
In questo caso è facile riconoscere la causa del dolore, in quanto qualche minuto dopo aver tolto il reggiseno non si dovrebbe avvertire più alcun dolore.
Purtroppo spesso la scelta ricade su questo genere di reggiseni, in quanto molte donne si trovano costrette a dover rendere invisibile il reggiseno a causa di determinati tipi di abbigliamento. Così si finisce per scegliere modelli scomodi e non adatti alla forma del seno.
La soluzione qui è semplice: scegliere un reggiseno comodo che innanzitutto si adatti al nostro corpo e rispetti la forma del seno.
Dolore al seno non ciclico: principali cause
A differenza del dolore al seno ciclico, quello non ciclico è indipendente da fattori ormonali. Questo dolore al seno si verifica soprattutto nel periodo post-menopausa e insorge come bruciore, dolore costante o intermittente.
Anche l’assunzione di alcuni medicinali può determinare un dolore del genere. Prima di trarre conclusioni affrettate o preoccuparsi inutilmente, è quindi preferibile individuare eventuali farmaci che potrebbero essere responsabili del fastidio.
In particolare il dolore al seno insorge nel caso in cui si stiano assumendo:
- farmaci per trattare l’infertilità
- pillole anticoncezionali
- estrogeni e progesterone per il post-menopausa
- alcuni antidepressivi
- spironolattone
- ossimetolone
- diuretici
In particolare, quando si assumono contraccettivi orali, oltre al dolore possono insorgere anche altre particolari condizioni. Il seno gonfio con la pillola è proprio una di queste. In questo caso sono sempre gli ormoni assunti a provocare l’aumento delle dimensioni del seno.
Non a caso, spesso molte donne interessate ad aumentare il proprio seno decidono di assumere questo contraccettivo, che oltre ad evitare gravidanze indesiderate, ha in parte anche alcuni benefici sul corpo della donna.
La pillola, però, è pur sempre un farmaco e qualora non si abbia voglia di assumerlo e si preferiscano altri contraccettivi, allora è possibile ricorrere anche ad altre soluzioni. Una fra queste è SenoMax Gel, una crema volumizzante studiata e pensata per chi vorrebbe aumentare le dimensioni del proprio seno e renderlo più sodo.
Non si tratta di una crema esclusivamente rassodante, come ce ne sono molte in giro, ma di un vero e proprio gel in grado di portare realmente a una crescita graduale del volume del seno.
Questo risultato è dovuto alla presenza di fitoestrogeni, sostanze simili agli estrogeni femminili, ma che però non presentano alcun effetto collaterale.
Una soluzione molto meno pericolosa e invasiva di una mastoplastica, che resta pur sempre un’operazione chirurgica, con tutte le conseguenze del caso. Non solo, spesso è anche molto frequente riscontrare dolore dopo l’operazione chirurgica. Un motivo in più per riflettere bene sull’eventualità di andare incontro a un intervento del genere.
Dolore al seno: quando preoccuparsi?
Alcuni tipi di seno, invece, sono maggiormente predisposti a sviluppare cisti, sacche piene di acqua morbide o dure che normalmente si allargano durante il ciclo e possono anche generare dolore.
Responsabile di un forte dolore al seno durante la fase di allattamento, è inoltre la mastite, un’infezione causata da un intasamento del dotto del latte. In questo caso il seno si arrossa, mentre possono sopraggiungere anche febbre alta e stanchezza.
Infine, in caso di diagnosi di tumore, il dolore al seno non rappresenta uno dei sintomi chiave a cui prestare attenzione. Se quindi si avverte questo genere di dolore, non è necessario preoccuparsi troppo. Tuttavia, è sempre bene non sottovalutare la presenza di altri sintomi e, soprattutto in casi di famigliarità, sottoporsi a regolari screening e visite senologiche.