Perché ho i capillari rotti? Probabilmente te lo sei chiesta centinaia di volte: in fondo, ci sarà un motivo se le gambe si riempiono di piccole vene sottili in evidenza di colore viola o bluastro. Oggi cercheremo di capire perché i capillari si rompono e come affrontare questo disturbo.
Capillari: perché vengono?
I capillari hanno la funzione di trasportare l’ossigeno e le sostanze nutrienti alle cellule. Hanno una struttura delicata e fragile, che li rende soggetti ad una facile rottura, specialmente quando sono gravati da un’eccessiva pressione.
I capillari rotti possono comparire ovunque, ma, in genere, sono più frequenti sulle gambe, sul viso e sulle mani. Hanno un aspetto variegato: a volte appaiono come lividi rossi o porpora, altre hanno l’aspetto di fili sottili evidenti sotto la pelle.
Dire che i capillari vengono è scorretto: essi sono vasi sanguigni posti tra l’estremità di una vena e quella di un’arteria, parte integrante della microcircolazione sanguigna. I capillari non vengono, ma sono presenti da sempre: il problema è che, in alcune circostanze, si spezzano, diventando evidenti sotto la pelle.
La domanda corretta da porsi è quindi: perché i capillari si rompono? Nel prossimo paragrafo, cercheremo di rispondere a questo quesito, molto comunque specialmente tra le donne. Infine, scopriremo quali sono i migliori rimedi per eliminarli.
Perché i capillari delle gambe si rompono? Ecco le principali cause
Generalmente i capillari si rompono a causa di una scorretta circolazione. Vediamo i fattori alla base di questo disturbo.
Essere donna
La rottura dei capillari è più frequente nelle donne che negli uomini. Le ragioni per cui i disturbi venosi colpiscono maggiormente il genere femminile sono legate ai cambiamenti ormonali a cui la donna è soggetta nei diversi momenti della propria vita (ciclo, gravidanza, menopausa, ecc.). Anche l’uso dei tacchi può causare il problema dei capillari in evidenza e delle vene varicose.
Leggi l’articolo di approfondimento dedicato alle cause e ai rimedi delle vene varicose nelle gambe
Ereditarietà
Proprio così: i capillari fragili sono un disturbo ereditario. Chi ha genitori affetti da problemi venosi e disturbi alla circolazione, ha più probabilità di svilupparli a sua volta.
Età
Intorno ai 50-60 anni le varici diventano più visibili. Il motivo è duplice: con l’invecchiamento, la pelle diventa più sottile e i capillari perdono la loro originaria elasticità. Contemporaneamente, le valvole all’interno delle vene si indeboliscono, causando il ristagno del sangue nelle vene stesse. La pressione eccessiva provoca la dilatazione di vene e capillari, causando la rottura dei vasi sanguigni e la comparsa di vene varicose.
Postura
Il rischio di sviluppare vene varicose e capillari nelle gambe è più elevato tra i soggetti che passano molto tempo in piedi o seduti, con le gambe accavallate. In generale, chi conduce una vita sedentaria è più portato a sviluppare questo tipo di problemi.
Squilibri ormonali
I livelli di ormoni possono influire sulla salute del sistema venoso. In particolare, dosi elevate di estrogeni e di progesterone svolgono un’azione dilatante su vene e capillari: mentre i primi provocano la vasodilatazione, il secondo causa un aumento della flessibilità delle arterie. Ecco perché mutamenti nei livelli ormonali causati ad esempio dalla gravidanza o dalla pillola anticoncezionale innalzano il rischio di capillari rotti nelle gambe.
Gravidanza
Perché in gravidanza i capillari si rompono più facilmente? Le ragioni risiedono, come abbiamo detto, nei cambiamenti ormonali, ma non solo: durante la gestazione aumenta la quantità di sangue che scorre nel corpo, causando la dilatazione delle vene. Inoltre, l’ingrossamento dell’utero può comprimere la vena cava inferiore sul lato destro del corpo, aumentando la pressione all’interno di vene e capillari.
Leggi il nostro articolo di approfondimento: vene varicose in gravidanza
Insufficienza venosa cronica
Quando, all’interno delle vene, le valvole che impediscono il reflusso verso il basso del sangue non funzionano correttamente, il sangue inizia a ristagnare nelle vene e nei capillari delle gambe. L’eccessiva pressione causata dall’accumulo di sangue indebolisce i piccoli vasi sanguigni e ne provoca lo scoppio. Questo tipo di disturbo, chiamato insufficienza venosa cronica, può essere causato dal peso eccessivo, dall’età e dalla sedentarietà.
Capillari rotti nelle gambe: rimedi naturali
Ma come si eliminano i capillari rotti nelle gambe? In questa sede non parleremo del trattamento laser o di altre terapie invasive. Ci concentreremo sui rimedi naturali per alleviare l’inestetismo e curare i sintomi ad esso collegati, come gonfiore agli arti inferiori e senso di pesantezza.
La prima cosa da fare per combattere i capillari in evidenza è correggere il proprio stile di vita: optare per un’alimentazione varia ed equilibrata, fare attività fisica in modo regolare, bere almeno due litri di acqua al giorno e non rimanere a lungo nella stessa posizione sono regole imprescindibili per la buona riuscita della cura.
Leggi il nostro articolo di approfondimento: capillari rotti come eliminarli
Andrà poi stesa una crema specifica per vene varicose e capillari fragili: noi consigliamo VaryForte, a base di mentolo, arnica, ginestra fiorita e agrumi, da applicare ogni giorno sulle gambe fino alla riduzione visibile dell’inestetismo.
VARYFORTE: LEGGI LA RECENSIONE!
Scopri le 7 migliori creme per vene varicose!
Ho usato Varyforte per contrastare la rottura dei capillari nelle gambe con risultati molto positivi! Consiglio di provarla