Capire come lavare i denti in modo corretto è il primo passo per evitare la formazione di carie e altri problemi dentali. Una corretta igiene orale non trascura nessun angolo della bocca: denti, gengive, lingua, tutto deve essere pulito alla perfezione e liberato dai batteri nocivi.
C’è un solo modo corretto per spazzolare i denti: sei sicuro di conoscerlo? Grazie a questa guida imparerai il movimento raccomandato dai dentisti, e come usare bene il filo interdentale e il collutorio. Scopriremo infine se lo spazzolino elettrico possa essere una valida alternativa a quello manuale, e come sbiancare i denti rimanendo comodamente a casa.
Quando lavare i denti?
La prima domanda da farsi è quando si lavano i denti. Molte persone pensano, erroneamente, che il momento ideale per farlo sia subito dopo mangiato. In realtà, gli esperti raccomandano di aspettare almeno mezzora dalla fine del pasto: il tempo che impiega la saliva a disattivare gli acidi contenuti nei cibi e nelle bevande, dannosi per lo smalto dei denti. Questa regola vale soprattutto se si sono mangiati cibi acidi e bibite gassate, che demineralizzano lo smalto: spazzolare i denti prima che sia passato un certo tempo, in questi casi, può risultare molto dannoso a causa del movimento aggressivo dello spazzolino.
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Quante volte lavarsi i denti?
I dentisti suggeriscono di lavare i denti almeno 3 volte al giorno. Una volta sola non è sufficiente: dopo 8 ore la placca calcifica e si trasforma in tartaro, un deposito che non è più rimovibile con lo spazzolino. Per questo motivo, alcuni esperti consigliano di pulire i denti 4 volte al giorno: il mattino dopo colazione, dopo pranzo, dopo cena e prima di andare a dormire. Lavarsi troppo i denti fa male? 5 o 6 volte al giorno non provocano alcun danno, il problema nasce quando ci si spazzola i denti in modo scorretto, ad esempio premendo eccessivamente e sfregando con troppa energia.
Come spazzolare i denti in modo corretto
Per rimuovere correttamente la placca senza danneggiare i denti, è opportuno seguire un movimento preciso quando si spazzola la dentatura. Lo spazzolino deve avere setole morbide con punte arrotondate, e non deve avere dimensioni esagerate per poter raggiungere tutti i denti.
Ecco le regole per lavare i denti in modo corretto:
- non spazzolare mai i denti con un movimento orizzontale vigoroso: potresti provocare un distaccamento dei colletti dentali dalle gengive; inoltre, questo movimento, lungi dal rimuovere la placca, la preme contro i denti trascinandola negli interstizi, dove ristagna diventando tartaro
- muovi sempre lo spazzolino in direzione perpendicolare alla gengiva, partendo sempre dalla gengiva per arrivare al dente. In questo modo, pulirai l’arcata superiore con un movimento verso il basso e quella inferiore con un movimento verso l’alto
- Tieni lo spazzolino inclinato di 45 gradi, per spazzolare bene anche gli interstizi dentali e rimuovere la placca da sotto il colletto gengivale
- Spazzola i denti per due minuti, ripetendo il movimento sia sulla parte anteriore che su quella posteriore dell’arcata
Per quanto riguarda la parte masticatoria dei denti posteriori, questa va lavata con uno spazzolamento dal dietro verso l’avanti. Si conclude con il solito movimento laterale per pulire bene gli interstizi dai residui di cibo.
Spazzolino per lingua
Per un’igiene orale che permetta di tenere sotto controllo batteri e alitosi, è importante pulire la lingua eliminando la microflora che vi risiede. Così come i batteri presenti nella placca, nel tartaro e nelle tasche gengivali, la microflora della lingua produce composti solforati volatili e altre sostanze che causano cattivo odore. Puoi effettuare la pulizia della lingua con lo spazzolino tradizionale, oppure ricorrere ad uno spazzolino per lingua o raschietto linguale. Le setole vanno fatte scendere con una lieve pressione verso la punta della lingua. Alcuni spazzolini sono dotati di una parte posteriore in gomma, appositamente studiata per la pulizia della lingua. Il raschietto, invece, va passato avanti e indietro sulla superficie della lingua senza premere troppo, sempre partendo dall’interno verso la punta.
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Quali dentifrici usare?
Come lavare bene i denti senza il dentifricio giusto? All’interno delle paste troviamo sostanze abrasive, come il fosfato di calcio diidrato, i silicati e il carbonato di calcio, che hanno la funziona di lucidare la superficie dentale. Ma i dentifrici contengono anche addensanti e leganti, come la glicerina, che impediscono alle sostanze liquide di separarsi da quelle solide. Chi desidera prevenire le carie deve usare un prodotto al fluoro, che interviene nella rimineralizzazione dello smalto ed esercita un’importante azione antibatterica. E’ stato dimostrato che un dentifricio al fluoro riduce di un terzo la possibilità che compaiano nuove carie. Per rimuovere in modo efficace la placca, l’ideale sarà invece ricorrere a dentifrici contenenti cloruro di sodio, che favorisce la produzione di saliva, ma anche ingredienti quali zinco, iodio, stagno e alluminio.
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Filo interdentale: prima o dopo lo spazzolino?
Imparare ad usare il filo interdentale è altrettanto importante che lavare correttamente i denti. Questo presidio dentistico va affiancato al cosiddetto scovolino dentale, un piccolo spazzolino da inserire negli spazi larghi tra un dente e l’altro. Usati correttamente, questi due strumenti possono davvero prevenire l’insorgere di carie, gengiviti, paradontiti e altri disturbi orali. Inoltre, pulire bene gli interstizi tra i denti è essenziale per combattere l’alitosi, spesso dovuta al ristagno del cibo nella bocca. Ma quando va utilizzato il filo interdentale? I dentisti non concordano sulla risposta. Secondo alcuni esperti, andrebbe usato prima di lavarsi i denti, in modo da massimizzare la penetrazione del dentifricio nelle fessure; mentre secondo altri è meglio passare il filo interdentale dopo lo spazzolino. Insomma, scegliere quando utilizzarlo sta a voi, l’importante è farlo nel modo corretto.
- Taglia circa 30 cm di filo (una confezione può contenerne fino a 50 m) e avvolgi le estremità intorno ai medi
- Afferra il filo con i pollici per tenerlo ben teso e premilo sulla fessura tra i denti, spingendolo verso il basso in modo che ci sia un certo attrito tra filo e superficie dentale
- L’azione deve essere decisa e delicata allo stesso tempo, per non irritare troppo le gengive
- Terminata la pulizia di un dente, passa all’altro utilizzando una parte pulita del filo. Infine, sciacqua la bocca con un collutorio
Una valida alternativa al filo è l’idropulsore dentale, che sfrutta l’azione pulente di un getto d’acqua per eliminare i residui di cibo tra dente e dente e dai solchi gengivali.
Come si usa il collutorio
Purtroppo, spazzolare i denti e usare il filo interdentale non basta a tenere sotto controllo i batteri. Un collutorio di buona qualità riesce a raggiungere tutto il cavo orale, disinfettando interamente la bocca. Per un’igiene orale corretta, si utilizza il collutorio due volte al giorno dopo spazzolino e filo. In genere bastano 20 ml di soluzione (circa 4 cucchiaini) non diluiti, da tenere in bocca attraverso sciacqui della durata di 30 secondi.
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Come lavare i denti con lo spazzolino elettrico
Alcune persone preferiscono utilizzare spazzolini elettrici per l’igiene orale quotidiana. Ma come si lavano i denti con questo strumento? Ecco le istruzioni.
- Inumidisci le setole, applica il dentifricio (come faresti con uno spazzolino normale) e appoggia la testina direttamente sui denti
- Accendi lo spazzolino elettrico (farlo prima significherebbe schizzare il dentifricio ovunque)
- Sposta lo spazzolino da un dente all’altro, senza premere eccessivamente o sfregare. Questo strumento esegue migliaia di movimenti al minuto, lavorando al posto tuo
- Lava i denti per due minuti, cercando di distribuire uniformemente il tempo tra le varie zone della bocca
La testina dello spazzolino elettrico va cambiata almeno 3 volte l’anno, proprio come si fa con lo spazzolino tradizionale.
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Denti più bianchi con la luce led
Ma lavare i denti in modo corretto basta a mantenere i denti bianchi? Dipende: sono le abitudini a fare la differenza. Alcune sostanze come tè o caffè, il fumo, gli antibiotici e alcuni prodotti aggressivi possono macchiare la superficie del dente, ricoprendola di un’antiestetica patina gialla. In questi casi, un’igiene orale corretta può non bastare: gli unici modi per eliminare le macchie scure persistenti e sbiancare lo smalto di alcune tonalità sono i trattamenti professionali dal dentista e quelli da fare a casa utilizzando la luce led.
Ionic White è un dispositivo a luce led molto efficace: le onde elettromagnetiche attivano gli ioni d’argento contenuti nell’apposito gel, moltiplicandone l’effetto sbiancante. In poco tempo aiuta a rimineralizzare lo smalto e a rimuovere le aree scure, regalando un sorriso bianco e smagliante proprio come farebbe un trattamento dal dentista. Per saperne di più leggi la nostra recensione completa di Ionic White