L’osteoporosi è una patologia che generalmente arriva in tarda età e può riguardare sia le donne che gli uomini. Ciò che la caratterizza è una progressiva perdita della densità ossea, che predispone inevitabilmente a fratture e a una maggiore fragilità di tutte le ossa del corpo.
Invalidità osteoporosi come ottenerla: requisiti necessari
Si tratta quindi di una malattia che, se non curata e trattata nel modo giusto, rischia di diventare molto invalidante, peggiorando la mobilità e più in generale la qualità della vita. Proprio per questo c’è chi si chiede se sia possibile ottenere l’invalidità per osteoporosi.
Secondo la legge italiana, infatti, quando un soggetto risulta inabile a causa di una patologia è possible richiedere l’invalidità civile. Si tratta di un istituto giuridico che ha lo scopo di accordare a individui in possesso di determinati requisiti alcuni speciali benefici, non solo di tipo economico.
Tuttavia, c’è da dire che ottenere l’invalidità non è sempre facile, in quanto ciascun caso viene esaminato da una commissione medica che deve valutare quanto la malattia incida effettivamente sulla capacità lavorativa del richiedente oppure sulla sua possibilità di vivere dignitosamente.
A questo proposito l’osteoporosi, ad esempio, non rientra tra le patologie inserite nelle apposite tabelle ministeriali cui è possibile riconoscere l’invalidità civile. Pur essendo una malattia degenerativa, non viene infatti riconosciuta come cronica ma semplicemente come il risultato di un naturale processo di invecchiamento.
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Eppure chi ne soffre sa quanto possa essere invalidante e inficiare anche le più piccole attività quotidiane. Ed è proprio su questi aspetti che è necessario puntare qualora si intenda richiedere l’invalidità da osteoporosi.
In particolare, bisognerebbe dimostrare l’incidenza della malattia sul vissuto quotidiano, così come sulle effettive capacità lavorative. Nello specifico dovrai dimostrare che vi sia stata una riduzione permanente in misura superiore a un terzo.
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Invalidità osteoporosi come ottenerla: la domanda da compilare
Il primo passo per ottenere l’invalidità è quindi quello di recarsi recarsi dal proprio medico di famiglia, in modo tale da predisporre tutta la documentazione necessaria e compilare online del certificato medico introduttivo, che sia in grado di attestare la patologia invalidante.
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Successivamente dovrai trasmettere telematicamente il certificato medico all’Inps. Potrai farlo da solo, accedendo direttamente al sito web ed entrando nella tua area personale, oppure tramite patronato o associazioni di categia. A questo punto spetterà all’Inps fissare la visita medica di accertamento presso la Commissione Asl, che per l’occasione sarà integrata da un medico Inps.
Le tempistiche non sono brevissime e in alcuni casi occorre aspettare anche diversi mesi. Tuttavia, una volta fissata la visita, la commissione potrà giudicare la gravità della patologia e stabilire l’effettiva incidenza di quest’ultima sulla capacità lavorativa del soggetto, oppure sullo svolgimento delle attività quotidiane.
Naturalmente sarà compito tuo portare tutta la documentazione necessaria e in grado di supportare la tua richiesta. Questa documentazione servirà ad avvalorare la domanda e far sì che alla patologia sia riconosciuta un’effettiva invalidità.
E’ chiaro che una scarsa documentazione potrebbe non aiutare così come, al contrario, la presenza di una maggiore quantità di materiale potrebbe essere determinante per il conseguimento dell’invalidità. Nel caso in cui, ad esempio, tu sia stato sottoposto a diversi interventi in seguito a fratture sarebbe opportuno portare in commissione tutta la documentazione relativa.
Non solo, un altro aspetto fondamentale riguarda anche la presentazione di materiale recente e aggiornato. Sottoporre alla commissione visite mediche o interventi sostenuti decenni prima o indipendenti dalla malattia potrebbe essere controproducente o rivelarsi completamente inutile.
D’altro canto, ogni genere di accertamento relativo alla patologia e tutte le visite mediche annesse sono fondamentali per dimostrare la gravità dell’osteoporosi. Come abbiamo già sottolineato, infatti, la patologia di per sé non basta a giustificare la richiesta di invalidità.
Un tipico esempio in questo senso è una frattura molto comune in tarda età e nei soggetti che soffrono di osteoporosi, ovvero la frattura del femore. In questi casi le conseguenze possono essere davvero molto gravi e compromettere per sempre la mobilità della persona che la subisce. Di conseguenza, un evento di questo genere costituisce un argomento più che valido e tale da poter essere presentato contestualmente alla domanda allo scopo di ottenere l’invalidità.