L’occlusione intestinale consiste nel blocco, completo o parziale, del transito del contenuto intestinale nella direzione abituale. Si tratta quindi di una condizione di malfunzionamento dell’intestino che, se non curata in tempo, può comportare conseguenze molto pericolose per l’organismo, come una perforazione delle pareti dell’organo, peritonite e setticemie.
Quando parliamo di blocco o occlusione intestinale non facciamo riferimento alla semplice stitichezza, una condizione fisiologica, che non deve necessariamente preoccupare e può essere facilmente risolta anche adottando la giusta alimentazione. In questo caso, infatti, si tratta di una condizione patologica e persistente, che comporta tutta una serie di sintomi che è bene saper riconoscere in tempo.
Occlusione intestinale: come riconoscere i sintomi
L’occlusione intestinale, infatti, a differenza della stipsi e della difficoltà nell’espulsione delle feci si manifesta anche in altro modo. In particolare, è possibile riscontrare:
- nausea e vomito
- crampi intermittenti a livello addominale
- chiusura dell’alvo a feci e gas
- disidratazione e squilibrio idro-elettrolitico dovuto al mancato riassorbimento dei succhi digestivi
In alcuni casi può manifestarsi anche del gonfiore addominale ed è per questo che, in realtà, l’unico modo per diagnosticare un’occlusione intestinale è quello di fare una radiografia o una tac addominale.
Occlusione intestinale: cause e rimedi
Riguardo alle cause, invece, è possibile distinguerne due tipologie principali, che determinano anche il tipo di blocco intestinale in corso. Nel caso in cui infatti il blocco consista nell’arresto della peristalsi per paralisi o vi sia un malfunzionamento della muscolatura intestinale, saremo di fronte a un’occlusione paretica.
A determinare questo tipo di blocco possono essere traumi dell’addome, peritoniti e infezioni da vermi o parassiti. Queste ultime, in realtà, pur essendo molto fastidiose e fonte di grande disagio, sono facilmente curabili e possono anche essere trattate semplicemente con integratori naturali.
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Germitox, ad esempio, è un prodotto pensato proprio per queste specifiche esigenze e nasce per combattere ed eliminare ogni genere di verme e parassita intestinale. Si tratta di un integratore a base di ingredienti naturali e, proprio per questo, privo di controindicazioni e adatto veramente a tutti.
Un concentrato di sostanze in grado di neutralizzare i parassiti presenti all’interno dell’intestino e disinfettarlo, proteggendo anche gli altri organi interni dall’attacco dei vermi. Utilizzando questo prodotto potrai così liberarti dei parassiti intestinali nell’arco di 30 giorni, eliminare la putrefazione dell’intestino e far sì che l’organo torni a funzionare come prima.
Tutto quello che dovrai fare sarà assumere Germitox due volte al giorno mezzora dopo i pasti principali. L’integratore può inoltre essere utilizzato anche dai più piccoli, che spesso sono affetti da ossiuri o parassiti intestinali, e può essere acquistato senza il bisogno di una ricetta medica.
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E’ bene ricordare però che l’occlusione dell’intestino non rappresenta l’unico sintomo di una infezione da vermi. Si tratta infatti solo di uno dei tanti e, per una corretta diagnosi, è sempre bene rivolgersi al proprio medico di fiducia. In ogni caso, quando si è affetti da parassiti intestinali, è facile che si presentino anche nausea, gonfiore addominale, mal di testa, stanchezza, insonnia, irritabilità, ecc.
Occlusione intestinale meccanica: le soluzioni
Una volta risolta l’infezione anche i relativi sintomi spariranno, e con essi il blocco intestinale. Nel caso in cui però questo sia provocato dalla presenza di un ostacolo fisico all’interno dell’intestino, allora si parlerà di occlusione intestinale meccanica.
Questa tipologia è completamente differente dall’altra e presenta anche soluzioni diverse. Le cause, invece, possono essere:
- ernie
- torsioni dell’intestino
- tumori
- morbo di Crohn
- calcoli biliari
- aderenze intestinali
L’occlusione però si manifesta allo stesso modo e, una volta diagnosticata, deve essere assolutamente affrontata, onde evitare ulteriori peggioramenti e infezioni. Nel caso dell’occlusione meccanica, la soluzione consiste quasi sempre nell’intervento chirurgico.
Questa operazione avrà come obiettivo la ricanalizzazione ovvero la ripresa del normale transito intestinale rimuovendo l’ostruzione. In pratica viene creato un by pass per superarla oppure si adottano metodiche provvisorie per consentire una risoluzione della patologia di base.
Gli interventi possibili sono molteplici e differenti in base alla sede dell’ostruzione e alle cause, ma anche all’età del soggetto che manifesta il disturbo. È inoltre possibile utilizzare stent, ovvero tutori che vengono infilati nel lume intestinale in modo tale da allargarlo attraverso un endoscopio. Possono essere previsti anche interventi di resezione, interventi con creazione di aperture intestinali artificiali, etc.