Prevenire il tumore al seno oggi è possibile, grazie ad una serie di accorgimenti ed esami da fare. Uno stile di vita corretto, visite e screening annuali sono le tappe fondamentali della prevenzione del cancro.
Ogni anno, in Italia, vengono diagnosticati 46.000 nuovi casi di tumore al seno. Questo colpisce, infatti, una donna su otto, ed è il tumore più frequente nel sesso femminile. I progressi continui della scienza e della medicina, anche per quanto riguarda screening e prevenzione, hanno aumentato le possibilità di guarigione da questa patologia.
Tra i fattori di rischio identificati ci sono l’età (colpisce, in genere, donne con più di 40 anni), lo stile di vita e la genetica. Circa il 10% dei tumori al seno è ereditario, ossia legato alla presenza nel DNA di alcune mutazioni nei geni BRCA1 e BRCA2. Un periodo fertile particolarmente breve (prime mestruazioni tardive e menopausa precoce) e una gravidanza in giovane età possono rappresentare fattori protettivi, mentre una dieta povera di frutta e verdura e ricca di grassi animali
può aumentare l’incidenza di tumore al seno.
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Novità dalla scienza
L’ultimo convegno internazionale di senologia ha portato una ventata di novità. Si è parlato, tra l’altro, delle donne che scelgono le cure naturali per alleviare i sintomi della chemioterapia: gli esperti raccomandano di discuterne prima con il proprio oncologo perché alcune sostanze naturali potrebbero ridurre l’efficacia dei farmaci antitumorali. Un’altra novità riguarda proprio questi ultimi: l’anastrozolo si è rivelato efficace per combattere una particolare forma di tumore al seno che si sviluppa dopo la menopausa, quella ormonosensibile.
Ma al convegno si è parlato anche di prevenzione. La prima arma per prevenire il cancro al seno è l’autopalpazione, anche se da sola non basta. La strategia corretta va concordata con il senologo, il quale provvederà a prescrivere gli esami giusti in base all’età e alla struttura del seno.
Noduli al seno? Non sempre si tratta di tumore
Palpando il seno avete avvertito qualcosa di anomalo? Non allarmatevi: esistono problemi molto comuni e molto meno gravi del cancro. Ecco cosa potrebbe essere il vostro nodulo sospetto.
Meno di 35 anni
Di solito, in giovane età, si tratta di un fibroadenoma. Al tatto è duro, tondo e un po’ gommoso, simile ad una pallina dal diametro di 2 cm. A volte ne è presente più di uno ed è causato da uno squilibrio degli ormoni femminili (estrogeni e progesterone).
Dai 35 ai 55 anni
Potrebbe essere una cisti: palpando il seno si avverte una formazione tonda e morbida, ricolma di siero (una sostanza prodotta dal seno che, in alcuni casi, invece di essere eliminata dall’organismo si deposita formando cisti).
Post allattamento
Dopo l’allattamento può formarsi un galattocele, ossia un ristagno di latte rimasto all’interno del seno. Si tratta di una formazione tonda simile ad una cisti, ma più grossa (può raggiungere 4 o 5 cm di diametro).
Come prevenire il tumore al seno: consigli e regole
La prevenzione del tumore al seno deve cominciare dai 20 anni attraverso l’autopalpazione da eseguire con costanza ogni mese. E’ inoltre importante sottoporsi a controlli annuali dal ginecologo o dal senologo, mentre la mammografia diventa fondamentale dai 50 anni in poi.
Fai una visita senologica
Prima di cominciare l’esame vero e proprio delle mammelle, lo specialista raccoglie informazioni utili per formulare la diagnosi: presenza di casi di tumore al seno in famiglia, gravidanze, alimentazione, età delle prime mestruazioni e (eventualmente) della menopausa, terapie ormonali, ecc. Solo dopo questa fase il senologo procede all’osservazione e alla palpazione delle mammelle. La visita annuale è fortemente raccomandata alle donne dopo i 40 anni di età.
Fai gli esami necessari
La prevenzione passa anche attraverso gli esami necessari. Individuare per tempo un tumore ancora molto piccolo aumenta moltissimo le possibilità di curarlo.
Tra i 20 e i 40 anni, questi screening sono fondamentali solo in caso di familiarità o se si scoprono noduli sospetti al seno. In questo caso, il medico prescrive una ecografia o una biopsia del nodulo, mentre la mammografia non è raccomandata a causa della densità del tessuto mammario, che impedirebbe di ottenere risultati chiari.
Tra i 40 e i 50 anni, le donne che hanno in famiglia casi di tumore al seno dovrebbero fare la mammografia ogni anno. Spesso è necessaria anche un’ecografia vista la struttura ancora densa del seno.
Tra i 50 e i 70 anni, il rischio di tumore al seno si alza: ecco perché le donne appartenenti a questa fascia di età dovrebbero sottoporsi a mammografia con cadenza annuale. Gli esperti consigliano una mammografia ogni due anni fino ai 75 anni.
Negli ultimi anni sono nate nuove tecniche diagnostiche per prevenire il tumore al seno, come il cosiddetto pap test del seno, che permette di effettuare una diagnosi molto precoce. L’analisi prevede l’introduzione di un liquido nei dotti galattofori (gli stessi canali da cui passa il latte) e nella successiva raccolta dello stesso. Il liquido viene poi analizzato al microscopio per individuare quali cellule fuoriuscite con il liquido hanno caratteristiche pretumorali.
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Pratica l’autopalpazione del seno una volta al mese
Dai 20 anni in poi, per prevenire il tumore al seno, si consiglia di effettuare l’autopalpazione del seno ogni mese, tra il settimo e il quattordicesimo giorno del ciclo. L’esame fai da te, da svolgere comodamente a casa, si articola in due fasi: l’osservazione, durante la quale si cerca di individuare mutazioni nella forma del seno e del capezzolo; e la palpazione vera e propria, durante la quale si cercano possibili noduli.
E’ importante effettuare questo procedimento tra il giorno 7 e il giorno 14 del ciclo mestruale, perché la struttura del seno cambia a seconda dei mutamenti ormonali mensili. Con l’arrivo della menopausa l’esame può essere effettuato qualsiasi giorno del mese e deve essere fatto con regolarità.
Segui un corretto stile di vita
Si calcola che adottare abitudini sane possa evitare la comparsa del tumore al seno una volta su tre. Non occorre rivoluzionare le proprie abitudini, basta fare attenzione all’alimentazione, evitare la vita sedentaria (basta una moderata attività fisica, come camminare per 30/40 minuti tre o quattro volte a settimana), non fumare e non consumare troppo alcol.
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