L’osteoporosi è una patologia invalidante che colpisce indistintamente sia uomini che donne. Il riassorbimento osseo, che rappresenta uno dei principali sintomi della malattia, si manifesta infatti sia in seguito al calo degli estrogeni, tipico della menopausa, sia con l’avanzare dell’età, tanto che è possibile parlare anche di osteoporosi senile.
Prolia osteoporosi funziona: come curare l’osteoporosi
Curarla e attenuarne i sintomi tuttavia è possibile e viene principalmente fatto attraverso apposite terapie farmacologiche, quasi sempre a base di bifosfonati. Non solo, anche seguire una specifica dieta per rafforzare le ossa può aiutare, così come utilizzare creme e trattamenti per ridurre i dolori e i disturbi tipici della malattia.
Osteolife, per esempio, è una crema gel appositamente studiata e realizzata per curare e alleviare i sintomi di patologie ossee e articolari, come l’osteoartrite o l’artrosi. Questa crema, completamente naturale e priva di sostanze chimiche potenzialmente dannose per la pelle, è in grado di penetrare in profondità riducendo le infiammazioni, tipiche di queste patologie, e favorendo la rigenerazione delle cartilagini.
Nello specifico, utilizzando regolarmente Ostelife potrai: curare gonfiori e infiammazioni, alleviare il dolore, favorire il rinnovamento della cartilagine e ridurre anche l’ipertonia muscolare, permettendo così di curare anche patologie come la fibromialgia.
In questo modo potrai gradualmente migliorare la qualità della tua vita, riducendo i dolori da un lato, e frenando al tempo stesso il processo degenerativo delle cartilagini e il riassorbimento osseo tipico dell’osteoporosi. Questa pomata può inoltre essere utilizzata anche dagli sportivi, che spesso sono soggetti a traumi e infortuni. Il consiglio è di applicare la crema almeno tre volte al giorno sulle zone doloranti e infiammate.
Essendo un prodotto completamente naturale, Ostelife è inoltre priva di particolari effetti collaterali e controindicazioni. Per questo si tratta di un prodotto sicuro e adatto a tutti.
Prolia osteoporosi funziona davvero: effetti indesiderati
La stessa cosa non si può dire di Prolia, un farmaco utilizzato nella cura dell’osteoporosi e sul quale recentemente sono emerse delle forti criticità. In realtà la sua efficacia è assolutamente indiscussa tanto da essere uno dei farmaci più usati per il trattamento e la prevenzione dell’osteoporosi.
In particolare, Prolia agisce inibendo la formazione, l’attivazione e la funzione degli osteoclasti, ovvero sostanze che favoriscono il riassorbimento osseo. In questo modo, quindi, si va a frenare il processo degenerativo delle ossa, con tutto ciò che ne consegue.
Tutto questo ha spinto molti medici a sostituire la terapia a base di bifosfonati con l’utilizzo di Prolia, che si rivelava molto più efficace ed in grado di migliorare notevolmente la mineralizzazione ossea.
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Prolia osteoporosi funziona: come assumere il farmaco
Eppure, recentemente, questo entusiasmo sembra essere decisamente scemato. Pare infatti che il farmaco, pur essendo molto efficace, presenti in realtà effetti collaterali piuttosto gravi e più forti persino della cura. Dopo la sospensione del farmaco, molti pazienti sono andati incontro a fratture vertebrali multiple e quindi a un forte indebolimento delle ossa.
Tutto questo sarebbe da imputare alla riattivazione degli osteoclasti che, dopo la sospensione di Prolia, riprenderebbero la propria attività distruttiva a un’intensità nettamente maggiore. Basterebbero quindi pochi mesi per annullare i risultati positivi ottenuti in anni di terapia.
Si tratta di un vero e proprio effetto rebound, che porterebbe le ossa in uno stato di salute addirittura peggiore rispetto a quello precedente la cura. Insomma un effetto collaterale non da poco e che ha spinto molti medici a prendere le distanze dal farmaco, rivedendone completamente l’utilizzo.
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In particolare, le più recenti indicazioni suggeriscono di non sospendere il farmaco di propria iniziativa, ma di farlo soltanto su indicazione del proprio medico curante. Non solo, nel caso in cui si stesse seguendo una terapia contro l’osteoporosi a base di Prolia, al momento della sospensione, bisognerebbe far seguire una terapia di 1-2 anni di bifosfonati.
In questo modo si andrebbe a contrastare l’effetto rebound del farmaco, attenuandone e riducendone gli effetti indesiderati. In ogni caso, sulla base di queste nuove indicazioni, i pazienti a cui potrebbe essere prescritta una cura a base di Prolia, dovrebbe effettuare insieme al proprio medico curante una valutazione personalizzata dei rischi e benefici.