Terme per psoriasi: ecco dove andare e i migliori trattamenti

terme psoriasi

La psoriasi può essere tenuta sotto controllo grazie alle cure termali, che riducono i sintomi più fastidiosi (prurito, infiammazione, eritema) e prolungano i periodi di remissione tra una fase acuta e l’altra.

Importanti studi medici ne attestano l’efficacia. In questo articolo, scopriremo quali sono le migliori terme per la cura della psoriasi e i trattamenti più efficaci da integrare alle cure tradizionali. Inoltre, vedremo come usufruire delle cure gratuite concesse dal Servizio Sanitario Nazionale e chi ha diritto alle esenzioni.

Le terme aiutano a curare la psoriasi?

Le cure termali possono rappresentare un ottimo rimedio naturale per le malattie infiammatorie della pelle, qual’è, appunto, la psoriasi. Il trattamento si svolge soprattutto attraverso la balneoterapia con acque minerali, ma ad essa possono essere aggiungeti i fanghi, le applicazioni di alghe termali, la fototerapia, la sauna e il bagno turco.

Curare la psoriasi alle terme è una valida alternativa terapeutica alle cure tradizionali; spesso si ricorre ai trattamenti termali nei periodi di pausa tra una cura medica e l’altra, ma i diversi trattamenti possono essere utilizzati in associazione.

Anche se non si può guarire completamente dalla psoriasi, è possibile prolungare i periodi di remissione fra le fasi acute e alleviare i sintomi della malattia, quali prurito ed eczema, attraverso le immersioni in acque termali e gli altri trattamenti.

Risultati considerevoli si ottengono nelle forme lievi di psoriasi, mentre in quelle più severe si avranno risultati meno visibili. Alcune forme particolari (come la psoriasi inversa) o severe della malattia (come la psoriasi pustolosa o eritrodermica) non dovrebbero essere trattate con cure termali.

Guarda le foto per riconoscere la psoriasi di cui soffri!

Balneoterapia: il trattamento ideale

curare la psoriasi alle terme

Tra i diversi tipi di acque termali idonee alla balneoterapia per psoriasi, le migliori sono le acque solfuree, bicarbonate, salso-bromo-iodiche, calciche e magnesiache (come quella delle terme di Comano). Le loro proprietà lenitive, antinfiammatorie ed emollienti agiscono sulla patologia cutanea, apportando grossi benefici.

Il trattamento detto balneoterapia dura 20 minuti e consiste nel far immergere il paziente in una vasca colma di acqua termale ad una specifica temperatura. Sono necessarie diverse sedute per raggiungere benefici evidenti (in genere 1-2 al giorno per 12-15 giorni).

L’efficacia della balneoterapia viene aumentata affiancando ad essa altri trattamenti idonei, come la fototerapia o l’elioterapia. Può essere effettuata in abbinamento alla cura farmacologica come il trattamento con crema specifica (ad esempio Psorifix)

Centri termali specializzati nella cura della psoriasi (convenzionati con il SSN)

Ecco un elenco delle terme convenzionate con il Sistema Sanitario Nazionale, nelle quali, tramite apposita ricetta medica, potrai usufruire di un ciclo di trattamenti gratuiti per la psoriasi.

Terme di Comano – Trentino Alto Adige

terme di comano psoriasi

I bagni termali di Comano rappresentano un’eccellenza nella cura della psoriasi. All’inizio il paziente viene sottoposto ad una visita medica, durante la quale il personale specializzato, tenendo conto delle caratteristiche individuali e delle cure già in atto, predispone una terapia personalizzata.

Il periodo minimo necessario per il trattamento è di 12/15 giorni. Sarà lo staff di medici specializzati a stabilire per ognuno la durata giusta del ciclo termale.

La cura termale per la psoriasi qui avviene principalmente tramite due terapie:

  • balneoterapia: i bagni termali hanno una durata di 20 minuti e vengono effettuati in stanze da bagno individuali, con accesso esclusivo della persona in cura (salvo necessità di accompagnamento). Si effettuano 1 o 2 bagni al giorno, fino al completamento del ciclo di cura di 25 bagni
  • fototerapia: le sedute hanno luogo subito dopo i bagni termali e sono seguite da personale infermeristico con la supervisione dei medici specialisti. Si effettua con apparecchiature di ultima generazione.
  • cura idropinica: per reintegrare i liquidi e i sali persi, è consigliabile bere acqua termale. Essa stimola la diuresi e migliora la permeabilità della mucosa intestinale.

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Terme di Casciana – Toscana

Anche alle terme di Casciana è possibile curare la psoriasi. Lo si fa immergendosi nelle vasche romane con acqua termale bicarbonato-solfato-calcica a 36°, ricca di benefici per le malattie della pelle. La fangoterapia, invece, è l’ideale per alleviare i sintomi dell’artrite psoriasica. Ma anche trattamenti quali sauna, bagno turco ed esposizione ai raggi UVA possono contribuire ad allungare le fasi di remissione.

Il ciclo di trattamento per la psoriasi, in genere, comprende:

  • visita dermatologica
  • 6 immersioni nelle vasche termali
  • 6 saune o bagno turco
  • 3 docce solari
  • 3 immersioni nella piscina di sale

In sede di visita medica, lo specialista può integrare il trattamento con fanghi e massaggi.

Leggi anche come curare la psoriasi a chiazze con creme e fototerapia!

Terme di Porretta in Emilia Romagna

Tra i diversi disturbi curabili presso questo centro termale, vi sono tutta una serie di malattie dermatologiche: psoriasi, dermatite atopica, acne ecc, alle quali vanno aggiunti gli esiti delle ustioni.

Per i trattamenti viene utilizzata acqua solfurea, il cui principio attivo è l’idrogeno solforato (zolfo in forma di gas). Questo tipo di acqua termale stimola la moltiplicazione delle cellule, rigenerando i tessuti.

Terme di Cervia – Emilia Romagna

trattamento psoriasi alle terme di cervia

Le terme di Cervia o un vero e proprio centro di eccellenza e di sperimentazione per quanto riguarda la cura della psoriasi. Il fango che si estrae dalla Salina di Cervia è uno dei rarissimi esempi di “liman”, una fango di laguna originato dalla lenta sedimentazione dei sali minerali sulle sostanze organiche dell’acqua marina nel fondo dei bacini di raccolta.

L’efficacia terapeutica del fango Liman, ricco di sostanze preziose come bromo, magnesio, calcio e zolfo, è paragonabile a quella dei più noti fanghi del Mar Morto. Non ha bisogno di particolari lavorazioni: dopo l’estrazione viene miscelato con Acqua Madre di salina fino alla formazione di un impasto omogeneo e cremoso.

Il limo è particolarmente indicato per curare la psoriasi. Il trattamento alle terme di Cervia avviene nella terrazza solarium, coniugando i benefici del fango a quelli del sole. Questa terapia all’aperto è unica in Italia. Alla fine ci si immerge in una vasca ad alta salinità, che scioglie rapidamente il limo lasciando la pelle morbida e piacevolmente untuosa.

Terme di Valdieri – Piemonte

Anche le terme di Valdieri sono convenzionate con il SSN per la cura gratuita della psoriasi. Oltre alle acque solfuree, vengono utilizzate le alghe termali, da applicare per 20 minuti sulle zone da trattare, previa termalizzazione in acqua solfurea a 48°. Nelle malattie dermatologiche, si ottiene una riduzione delle lesioni della pelle che può durare anche un anno.

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Convenzione con il servizio Sanitario Nazionale e prezzi

Per la cura della psoriasi, il Servizio Sanitario Nazionale concede 12 bagni gratuiti e la visita medica preliminare. Si dovrà pagare alle terme il ticket di 55 € o la quota ricetta di 3,10 €, esclusi gli esenti totali. Per ricevere le cure gratuite, bisogna presentare la ricetta del proprio medico di base e la tessera sanitaria. Oltre alla psoriasi, sono mutuabili anche l’eczema, l’acne, la dermatite atopica, la dermatite seborroica e la dermatite di tipo allergico.

Il SSN concede un solo ciclo di cura all’anno, ad eccezione degli invalidi superiori ai 2/3,  che hanno diritto a due cicli. In tutti gli altri casi, se si desidera procedere ad un secondo ciclo, bisognerà pagare il relativo prezzo: il costo di un pacchetto di 12 bagni con cura idropinica si aggira intorno ai 250 euro. Un pacchetto da 12 di sedute di fototerapia totale del corpo costa intorno ai 150 euro (quella parziale intorno ai 110).

Compartecipazione alla spesa sanitaria

Soggetti esenti dal pagamento del ticket ma non dalla quota ricetta di 3,10 €:

  • cittadini minori di 6 anni o maggiori di 65 con reddito familiare fino a € 36.151,98
  • disoccupati e familiari a carico con reddito familiare inferiore a €  8.263,31 (in presenza di un coniuge il limite sale a 11.362,05 incrementati di 516,46 per ciascun figlio a carico)
  • titolari di pensione al minimo con più di 60 anni di età e familiari a carico con reddito familiare inferiore a € 8.263,31 (o 11.362,05 in presenza di un coniuge)
  • titolari di pensione o assegno sociale e familiari a carico

Soggetti con esenzione totale:

  • Invalidi civili al 100% e/o con assegno di accompagnamento
  • Soggetti con invalidità per lavoro superiore all’80%
  • Soggetti con invalidità per servizio di prima categoria
  • Invalidi di guerra titolari di pensione diretta vitalizia (dalla prima alla quinta categoria)

Per godere delle esenzioni è necessario fare apporre dal proprio medico sulla ricetta il codice di esenzione.

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