Ore e ore trascorse sui libri, con gli occhi gonfi di sonno… e invece bastava concedersi un bel sonnellino! Secondo una recente ricerca, infatti, è possibile studiare dormendo, anche se il cervello impara solo in alcuni momenti del sonno. Scopriamo quali.
Sonno e memoria
Studiare mentre si dorme o dormire mentre si studia? Beh, il succo è lo stesso. I responsabili di questa scoperta sono un gruppo di ricercatori della Scuola Normale Superiore di Parigi. Non è ancora chiaro come il sonno riesca ad organizzare i ricordi, ma una cosa la si sa di sicuro: la memoria ha bisogno del sonno per sedimentarsi.
Come si è svolto lo studio? I partecipanti addormentati venivano sottoposti a sequenze di suoni e al risveglio veniva chiesto loro di riconoscerli. Dai risultati, pubblicati sulla rivista scientifica Nature Communications, è emerso che solo in alcune fasi del sonno è possibile apprendere.
Studiare dormendo: come si fa?
Il sonno non è costante, ma caratterizzato da cicli durante i quali si alternano due fasi.
Fase NREM
E’ la prima fase del sonno, suddivisa in 4 stadi:
- addormentamento
- sonno leggero
- sonno profondo
- sonno molto profondo
Ciascuno stadio dura dai 5 ai 10 minuti. Un ciclo di sonno completo inizia dallo stadio 1 (passa attraverso gli stadi 2, 3 e 4) e si completa con il sonno REM.
Fase REM
E’ il periodo in cui si sogna ed è contraddistinta da un movimento rapido degli occhi. In genere si verifica 70-90 minuti dopo l’inizio del sonno: il primo periodo REM ha una durata brevissima (10 minuti), mentre l’ultimo può durare anche un’ora. Le onde celebrali appaiono simili a quelle che si hanno durante lo stato di veglia.
Nella prima parte della notte, prevalgono gli stadi della fase NREM caratterizzati da sonno profondo (3 e 4), mentre verso il mattino è il sonno leggero a prevalere, insieme al sonno REM.
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Qual è il momento migliore per studiare mentre si dorme?
Secondo i ricercatori francesi, durante il sonno si possono imparare nuove nozioni, ma non in tutte le fasi del sonno. Per studiare dormendo bisogna scegliere la fase REM. Qualche forma di apprendimento è ancora possibile negli stadi di sonno leggero della fase NREM, mentre durante il sonno profondo non è possibile imparare nulla.
Lo psicologo Thomas Andrillon, alla guida della ricerca, specializzato nello studio del sonno, spiega: “uno dei ruoli chiave del sonno è quello di sopprimere i ricordi in modo tale da mantenerne un numero accettabile”. Ecco perché nelle fasi di sonno profondo non è possibile studiare.
Apprendimento inconscio
Quello della Scuola Normale Superiore di Parigi non è il primo studio sull’apprendimento durante il sonno. Qualche anno fa ne era stato svolto uno ad opera di alcuni ricercatori israeliani (pubblicato su Nature Neuroscience), che avevano esposto un gruppo di persone addormentate ad una serie di suoni associati ad odori. Il giorno seguente, queste persone hanno udito soltanto i suoni: la cosa curiosa è che, anche se a livello conscio non ricordavano nulla, reagivano come se rammentassero l’associazione: i suoni associati ad odori gradevoli venivano accolti con respiri profondi, mentre il contrario accadeva per quelli combinati con odori cattivi.
A parere dei ricercatori francesi responsabili dell’ultima ricerca, l’apprendimento avviene a livello subconscio: ecco perché i partecipanti allo studio non erano in grado di spiegare per quale motivo al risveglio ricordavano alcuni suoni ascoltati durante il sonno. L’intenzione è quella di approfondire questi risultati; anche perché, se fosse possibile studiare dormendo interi libri (naturalmente registrati), o una lingua nuova, avrebbe luogo una vera rivoluzione nel campo dell’apprendimento.
Studiare prima di andare a letto aiuta?
Intanto una cosa sembra certa: dormire aiuta a rafforzare le informazioni apprese durante il giorno. Qualche anno fa una ricerca dell’Università di Notre Dame ha testato la capacità di memorizzare di 200 studenti: i risultati evidenziano che studiare prima di andare a dormire rafforza la capacità di ricordare il giorno dopo le informazioni.
Per raggiungere questi risultati, è importante dormire bene e a lungo. Secondo gli esperti in materia una sola notte di sonno carente (4-6 ore) può compromettere la lucidità e la capacità di risolvere i problemi il giorno successivo. Inoltre una durata del sonno diversa da quella consigliata (8-10 ore per gli adolescenti fino ai 17 anni, 7-9 ore per i giovani e per gli adulti fino ai 65 anni) può comportare gravi problemi di salute.
Per studiare dormendo, così come per stare bene, bisogna riposare bene e a lungo. Se soffri di insonnia, prima di ricorrere ai farmaci, prova a rilassarti con prodotti specifici per il sonno ma completamente naturali come Biorelaxo.