Periodo fertile donna: come calcolarlo

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Il periodo fertile di una donna corrisponde a quei giorni del ciclo mestruale in cui l’ovulo può essere fecondato. Di conseguenza i giorni e la durata del periodo variano in base alla durata del ciclo, che è diverso da donna a donna. Generalmente un ciclo regolare ha una durata di 28-30 giorni. Il periodo fertile si presenta quindi esattamente a metà, ovvero intorno al quattordicesimo giorno. In questa fase avviene la cosiddetta ovulazione, ovvero una delle tube rilascia un ovulo che, laddove fosse fecondato da uno spermatozoo, darebbe vita a un essere umano. Diversamente l’ovulo va incontro ad un rapido disfacimento che avviene nell’arco di 24-36 ore. Circa quattordici giorni dopo si presenta la mestruazione.

Periodo fertile donna: come si calcola

Tenendo presente il ciclo di vita di un ovulo dovrebbe perciò essere abbastanza semplice calcolare i giorni fertili. Tuttavia, non sempre il ciclo mestruale è regolare e, quando non lo è, può essere utile adoperare strumenti in grado di individuare i giorni dell’ovulazione, in modo tale da poter programmare efficacemente un’eventuale fecondazione. Stiamo parlando di calcolatori tascabili, veri e propri kit per il calcolo dei giorni fertili che sono dotati di un mini-computer e all’interno di un apposito vano consentono di inserire un stick imbevuto di urina. In questo modo viene rilevato lo stato ormonale della donna, e di conseguenza individuati i giorni fertili e infertili. Generalmente questi giorni sono indicati con un colore, che può essere rosso per quelli fecondi e verde per i giorni non a rischio. Questi calcolatori possono infatti essere utilizzati anche come contraccettivi naturali.

Un altro metodo per calcolare il periodo di fertilità è quello di misurare la temperatura basale. Si tratta di un rimedio più impegnativo e scomodo in quanto necessita dell’introduzione di un termometro in vagina. Nel caso in cui si dovesse notare un innalzamento dei valori, allora è molto probabile che in quel periodo stia avvenendo l’ovulazione. Un modo per monitorare la temperatura basale può essere quello di tenerne traccia in un diario. In questo modo sarà facile individuare il proprio periodo di fertilità ed individuare eventuali irregolarità.

Periodo fertile donna: cosa accade se il ciclo è irregolare?

Può ad esempio verificarsi che il ciclo sia più lungo del normale, arrivando fino a 32-34 giorni. In questo caso, per individuare l’ovulazione è necessario far riferimento ai quattordici giorni precedenti la mestruazione successiva. Diversamente chi ha un ciclo molto corto, della durata di 24-26 giorni, potrebbe avere l’ovulazione già al decimo giorno. Il periodo fertile però non coincide soltanto con il giorno dell’ovulazione vera e propria, ma si estende nei 2-3 giorni precedenti e successivi a quella data. Insomma complessivamente ha una durata di 5 giorni.

Questi calcoli restano validi laddove il ciclo fosse leggermente irregolare. Alcune donne però hanno cicli mestruali molto irregolari tanto da arrivare persino a saltarli per alcuni mesi. In questo caso individuare il periodo fertile è nettamente più difficile. Un modo per individuare i giorni fecondi può essere quello di monitorare il muco cervicale, che in quei giorni tende a modificarsi. Si tratta di una sostanza che viene sempre prodotta dal collo dell’utero della donna, ma che si fa più abbondante man mano che l’ovulazione si avvicina. L’obiettivo è infatti quello di creare un ambiente favorevole alla risalita degli spermatozoi, creando così le condizioni ideali per il concepimento. In fase ovulatoria il muco si presenta generalmente più fluido e con filamenti di colore biancastro-trasparenti.

Tutti questi metodi e strumenti possono sicuramente aiutare a calcolare i giorni fertili in modo più o meno corretto. Tuttavia, non si tratta di una scienza esatta e, soprattutto, in alcuni casi potrebbero esservi anche difficoltà di naturale ormonale. Alcune donne ad esempio non riescono a rimanere incinta facilmente e, per una serie di ragioni, presentano problemi di fertilità. Questi problemi possono avere origini immunitarie o essere legate anche a condizioni fisiologiche dell’utero. In ogni caso si tratta di situazioni molto frustranti che possono portare nel tempo ansia e depressione.

Per questo, laddove vi fosse un problema di questo tipo, è bene intervenire rivolgendosi al proprio ginecologo in modo tale da individuare il percorso più adatto alle proprie esigenze. Un ottimo rimedio naturale per stimolare la fertilità femminile è quello di utilizzare l’integratore Fertilina Donna. Si tratta di un prodotto consigliato anche da medici ed esperti del settore che consente di creare tutte le condizioni ottimali per favorire la procreazione. L’integratore infatti ti permetterà di regolare l’equilibrio ormonale, rafforzare il sistema immunitario e proteggere il DNA degli ovuli dallo stress ossidativo.

 

 

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